Castelvetrano | Selinunte
La valle del Belice
La nostra Farm ha il privilegio di trovarsi in un territorio unico per fascino e clima: la Valle del Belice.
A ben guardare, la Valle abbraccia una vasta zona triangolare che si sviluppa attorno la città di Castelvetrano e che segue, lungo tutto il suo percorso, il fiume Belice, toccando le province di Trapani, Palermo e Agrigento.
È un luogo magico, in cui si sono intrecciate storia e bellezze naturali.
Da qui sono passati Sicani, Elimi, Fenici, Greci, Romani, Normanni, Arabi e Spagnoli, lasciando tracce indelebili della loro presenza.
Il patrimonio archeologico, artistico e culturale ne è testimone. Le antiche macine ritrovate a Selinunte rimandano a tempi lontanissimi in cui già si era compreso quanto fosse redditizio commerciare in olio d’oliva. Un’esperienza comune a chiunque abbia scelto di insediarsi nella Valle è stata infatti quella di dedicarsi alla produzione agro-alimentare.
Questa è la culla dell’oliva Nocellara del Belìce.
Castelvetrano
Tra le rigogliose vallate dei fiumi Delia e Belìce, sorge Castelvetrano, cuore pulsante della Valle del Belice. Deve i suoi natali ai conquistatori normanni, ma i primi insediamenti di cui si ha notizia furono da parte di contadini.
Ebbe il suo periodo massimo di splendore nel XV e nel XVI secolo grazie alla politica dei suoi Signori, fra tutti Giovan Vincenzo Tagliavia e Carlo d’Aragona-Tagliavia, rispettivamente primo Conte e primo Principe di Castelvetrano.
Nel suo centro storico si possono ammirare edifici di epoche e stili diversi che tracciano una storia secolare.
Tra vicoli e cortili, nobili palazzi e cromature di tufo, si erge la Chiesa Madre, intitolata a Maria SS Assunta, custode di numerose opere d’arte, soprattutto del ‘500 e del ‘600.
Qui hanno lasciato i loro capolavori artisti come Gaspare Serpotta e Pietro Novelli.
Di fronte alla Chiesa Madre si sviluppa il Palazzo Comunale, diramazione secentesca dell’imponente palazzo Pignatelli, che i Signori di Castelvetrano realizzarono, trasformando in parte le preesistenti strutture, sul luogo del medievale castello federiciano di cui è retaggio la torre ottagonale di nord est.
Sul lato orientale del palazzo è accostata la secentesca Collegiata dei Santi Pietro e Paolo e sul lato opposto la Chiesa del Purgatorio ed il Teatro Selinus.
Nelle vicinanze della Chiesa Madre, Villa Regina Margherìta, separa la Chiesa di San Domenico, edificata nella seconda metà del ‘400 e decorata nel Cinquecento con stucchi di Antonino Ferraro, dalla Chiesa di San Giovanni, completata alla metà del ‘600, ospita, tra le altre preziose opere d’arte, la statua in marmo di San Giovanni Battista scolpita nel 1522 da Antonello Gagini.
Sulla stessa via troviamo la Biblioteca, nella quale sono custoditi incunaboli e cinquecentine, ed il Museo Civico, ricco di reperti archeologici e opere d’arte, nel quale spiccano una lamina plumbea riportante un testo sacro selinuntino; un cratere a colonnette con scene dionisiache; e, soprattutto, l’Efebo di Selinunte, una statua in bronzo del V secolo a.C..
A sud, lungo la costa del Maditerraneo, troviamo Selinunte (http://selinunte.gov.it/), la più grande città del commercio del V secolo a.c., fondata da coloni di Megara Ibleano, nel 650 a.C..
La città di Castelvetrano viene spesso associata alla vicina Selinunte alla quale è legata sia geograficamente che storicamente.
Attualmente il Parco Archeologico di Selinunte (che copre una superficie di circa 270 ettari) è il più ampio ed imponente d’Europa.
I numerosi monumenti che vi si possono ammirare, tra templi, santuari e altari, testimoniano con la loro straordinaria bellezza il prestigio politico che la città raggiunse prima d’essere definitivamente distrutta nel 409 a .C. dai Cartaginesi di Annibale di Gisgone.
Da Selinunte si domina il magnifico litorale con la sua sabbia dorata e si possono ammirare i comuni di Triscina e Marinella, località balneari che, oltre alle spiagge incontaminate, offrono ai fortunati visitatori soggiorni immersi nella natura, nell’arte, nelle tradizioni e nella cultura.
Non molto distante da Selinunte, ad oriente, nel tratto in cui il fiume Belice si concede al mare, si estende la Riserva Naturale della Foce del Belice.
Un luogo assolutamente unico, dal paesaggio in continua trasformazione, grazie alle dune sabbiose che si spostano sospinte dai venti, ma anche un punto di incontro tra flora e fauna tipiche di ambienti sabbiosi, palustri e marini, vista la contemporanea presenza della foce deI fiume e del mar Mediterraneo.
Occorre spostarsi più a nord di Castelvetrano, dove il fiume Delia arresta il suo corso nell’invaso artificiale del lago Trinità, per trovare la nostra azienda. Il lago è stato creato a scopo irriguo ed utilizzato per la pesca sportiva ed il canottaggio.
Nelle vicinanze, tra alberi secolari e palme molto rare, si trova la Chiesa della SS. Trinità di Delia, uno dei pochissimi monumenti di epoca normanna che la provincia di Trapani conserva, retaggio dei primi fondatori della città di Castelvetrano.
Storia, natura ed eccellenze gastronomiche, questa è la valle del Belìce, questa è Castelvetrano, questa è la Sicilia, questi siamo noi.
LA NOSTRA NEWSLETTER
Iscriviti alla nostra newsletter.